La Baviera


La Baviera è la regione più grande della Germania, è quella che raccoglie il numero più alto di turisti. Al primato ha contribuito anche il fatto che nessun altra regione è riuscita meglio a conservare usi e costumi popolari. Fino alla metà del XX secolo era una regione prevalentemente agricola. In cinquanta anni è diventata è diventata sede delle più avanzate industrie, dal settore delle tecnologie informatiche alle biotecnologie e alle tecnologie genetiche, con un’industria automobilistica (BMW, AUDI) che esporta in tutto il mondo. La capitale del Land, Monaco, è una metropoli dall’atmosfera inconfondibile, da molti considerata la “capitale segreta” della Germania.

Il patrimonio della regione è straordinario: numerosi musei, castelli, parchi, la Romantische Strasse, festival, come quello di Bayreuth in onore di Wagner, e l’OktoberFest di Monaco, un appuntamento irrinunciabile per circa 7 milioni di amanti della birra, hanno fondato la fama di una regione di cultura a livello europeo.

Lo Stemma della Baviera


La culla dell’attuale Baviera è costituita dal territorio a sud del Danubio, compreso tra i fiumi Lech e Inn e abitato un tempo dai celti e dai romani; fino al V secolo d.C. la zona costituì provincia romana. Con la caduta dell’impero i veterani (soldati che avevano per anni prestato servizio nelle legioni e fondato colonie) rimasero in Baviera, sfruttando le terre che avevavo sottratto alla popolazione celtica, e l’intera regione passò sotto il dominio della dinastia ducale degli Agilolfingi, dipendente dai re carolingi di Franconia; nel 911, quando si estinse la dinastia carolingia, Arnolfo II assunse il titolo di duca di Baviera, finchè nel 1180 il conte palatino Ottone di Wittelsbachconquistò il potere e ampliò i confini del ducato. Ebbe così inizio il lungo regno dei Wittelsbach in Baviera terminato soltanto nel 1918 con la caduta di Ludwig III, l’ultimo re.

Con il passaggio da ducato a regno (1806), alla Baviera furono annessi diversi territori, fra cui la Svevia e la Franconia, le città di Ratisbona e Norimberga; Monaco fu eletta capitale assumendo via via il ruolo di fulcro culturale e commerciale d’Europa. Dopo la seconda guerra mondiale si ebbe una rapida ricostruzione seguita tra i Cinquanta e i Sessanta da un notevole boom economico.


La cartina della Baviera

I Dati sulla Regione


  • Abitanti: 12,0 milioni
  • Superficie: 70.548 km2
  • Densità della popolazione: 171 / km2
  • Capita le: München – Monaco di Baviera

Il Nido dell’Aquila


Storico punto panoramico, aperto da Maggio ad Ottobre, che domina la valle di Berchtesgaden e che offre una visibilità di 200 chilometri. L'opera è frutto di un'idea di Martin Bormann, che desiderava rendere la cima del Kehlstein accessibile alle auto e che convinse Hitler ad autorizzare il dispendioso progetto, dichiarandolo ufficialmente regalo del partito per il cinquantesimo compleanno del Führer". Il Nido dell’Aquila non servi mai a scopi militari, ma venne invece utilizzato soprattutto in occasione di visite ufficiale e Hitler non vi abitò mai, bensì vi sali solo poche volte. L'attuazione del progetto richiese una gigantesca prestazione agli ingegneri ed ai lavoratori. Enormi problemi dovettero venire superati per poter costruire una strada sul ripido monte Kehlstein (1834 m) fino a 1.700 metri. La strada è lunga circa 7 km, supera il dislivello di 700 m con un solo tornante e sfocia sullo spiazzo attualmente adibito a parcheggio autobus. Da qui si procede nel tunnel lungo 124 m ed alto circa 3. L'ascensore, mantenuto allo stato originale con il rivestimento in ottone ed i sedili di pelle, è grande e spazioso e conduce diretta-mente nel cuore del Nido lasciandosi alle spalle l'ultimo dislivello di 124 metri in soli 41 secondi. I lavori di costruzione del Nido e della strada durarono in tutto solo 13 mesi. Secondo le fatture delle imprese edili, la costruzione del Nido dell'Aquila costò 30 milioni di marchi dell'epoca. Dopa la guerra, gli alleati pensarono di far saltare il Nido in aria, come le altre rovine all'Obersalzberg, ma, grazie alle trattative avviate dal presidente della giunta provinciale e dal primo ministro di allora, si riuscì a salvare la costruzione che oggi costituisce uno dei punti panoramici più suggestivi di Berchtesgaden. Nel 1960 venne data vita alla Fondazione Berchtesgadener Land" che affittò la costruzione all'Ufficio del Turismo di Berchtesgaden. I guadagni vengono devoluti in beneficenza per scopi di interesse collettivo nella regione.

Il Nido dell'Aquila, noto anche come Kehlsteinhaus è un rifugio alpino della Germania, situato nell'Obersalzberg delle alpi bavaresi di Berchtesgaden a una ventina di chilometri dalla città austriaca di Salisburgo.




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